a cura di ANDREA ATZORI
articolo pubblicato il 18 ottobre 2024
(ideatore, produttore e conduttore del TG DEI FUORIONDA)
Cosa sono i “fuorionda” ?
Si tratta di trasmissioni di servizio, ovvero non destinate al telespettatore, ma alle stesse emittenti televisive, che possono comprendere qualsiasi programma del loro palinsesto: dai contributi giornalistici esterni (partite, concerti, manifestazioni, i reportage degli inviati dei telegiornali), la copertura live di grandi eventi sociali, politici, culturali e di costume (es.: G7, funerali di stato, concerti di portata internazionale o mondiale, azioni terroristiche, calamità naturali, ecc.), ma anche contributi interni alla stessa emittente, ovvero varietà, show, interviste, dibattiti, che si svolgono dentro un qualsiasi studio televisivo.
Il segnale di servizio satellitare è il trasferimento/transito di segnale audio video, da due luoghi differenti.
Molti confondono i “fuorionda” con le gaffe o papere in onda in una diretta televisiva o ancor più spesso con ciò che va in onda in diretta inconsapevolmente. Non è esattamente così.
I “fuori onda” non sono altro che parte dei segnali di servizio che precedono o seguono la normale programmazione televisiva/giornalistica.
Alex Del Piero, ex calciatore, oggi commentatore sportivo in Fuorionda sul mio TG.
In origine la diffusione di questi contenuti avveniva quasi esclusivamente via satellite (e molto limitatamente sulle frequenze terrestri – ponti in bassa frequenza) perché era l’unico mezzo capace di collegare le redazioni giornalistiche di tutto il mondo con la squadra di giornalisti e tecnici dotata di automezzi con parabola trasmittente (FLY).
DAL SATELLITE ALLA FIBRA
Nell’ultimo decennio, parte rilevante di questi contenuti è stata spostata sulle reti internet, fisse e mobili, grazie alla diffusione capillare della fibra e del 4G/5G, ai progressi tecnologici dei dispositivi portatili (es.: smartphone) e dei codec video che permettono di ottenere un’eccellente qualità d’immagine (anche Full HD).
Quando trasmettono i feed di servizio?
I feed di servizio per definizione non hanno orari di trasmissione regolari e ripetitivi nel corso della settimana perché, quasi sempre, si attivano solo in occasione di specifici eventi quando si instaura il collegamento tra la sede principale dell’emittente televisiva e il mezzo mobile DSNG che effettua le riprese e le trasmette al satellite.
In passato, tuttavia, alcune emittenti italiane come Mediaset, Sky e Rai utilizzavano regolarmente il satellite per la diffusione live dei telegiornali (ad orari predefiniti con annessi fuori onda) e di altri programmi di informazione, sport e spettacolo. Ora ciò avviene in misura minore.
I canali di servizio possono risultare attivi anche quando non trasmettono alcun contenuto: a volte mostrano un monoscopio/barre colorate, con i dati identificativi (operatore, tipo di feed, provenienza, ecc.) mentre in altre mostrano solamente una schermata nera.
IL TG DEI FUORIONDA
Il tg dei fuorionda mostra ciò che avviene prima e dopo, quanto trasmette la tv. E’ una prospettiva diversa. Non giudichiamo nessuno, ma cerchiamo di capire e conoscere la realtà, anche attraverso quello che non viene trasmesso, facendolo vedere.
A venir fuori è molto spesso la vera umanità di chi si trova dall’altra parte della telecamera
E’ un notiziario periodico, molto seguito, che faccio sul mio canale youtube che ha più di 900 iscritti. Lo spirito è quello dell’umorismo certo, della satira, qualche volta, ma soprattutto della curiosità della conoscenza.
Particolare attenzione viene dedicato al mondo giornalistico e ai collegamenti esterni specie nelle zone calde colpite da conflitti.
Ed ecco una bella recensione de TG DEI FUORIONDA, particolare, ovvero cosa dice l’intelligenza artificiale.
Qui l’ultima edizione. Iscriviti anche tu al mio canale youtube @iltgdeifuorionda , per non perdere i nuovi fuorionda esclusivi.
Alcuni canali di servizio possono essere rilevati e sintonizzati dal decoder satellitare anche quando non stanno trasmettendo mentre altri sono totalmente invisibili perché compaiono solamente durante la messa in onda dei contenuti.
Su quali satelliti transitano i feed di servizio?
I feed di servizio trasmettono su quasi tutti i satelliti posizionati sulla Fascia di Clarke e visibili nel nostro Paese (indicativamente nell’arco tra 70° Est e 60° Ovest).
Ci sono alcuni slot orbitali e satelliti più ricchi di canali di servizio rispetto ad altri che si dedicano principalmente alle trasmissioni televisive tradizionali destinate all’utente finale (DTH – Direct To Home – es.: Hotbird 13° Est, Astra 19,2° Est).
Ad esempio, i satelliti Eutelsat in orbita a 10° Est (10A), 21,5° Est ), 7° Est (7B-7C), 5° Ovest (5 West B), 8° Ovest (8 West B) e l’Astra 3B posizionato a 23,5° Est sono particolarmente interessanti per i feed hunter gli appassionati e ricercatori di fuorionda, perché ospitano decine e decine di canali feed facilmente ricevibili con parabole di piccole dimensioni.
Ricerca feed di servizio
Quale antenna parabolica serve per ricevere queste trasmissioni?
Qualsiasi parabola fissa Mono Feed (un solo LNB universale) da almeno 50-60 cm di diametro (consigliati 80 cm) è sufficiente per ricevere decine di feed di servizio se correttamente puntata verso il satellite di riferimento (es.: Eutelsat 10A a 10° Est o 5 West B a 5° Ovest).
Questa soluzione presenta, tuttavia, alcuni limiti perché consente di vedere solo un satellite e non tutti quelli che trasmettono i feed di servizio. Esiste però una soluzione semplice ed economica: basta applicare alla parabola un motore di tipo monocavo, comandato dal decoder satellitare tramite il protocollo DiSEqC 1.2, per spostare automaticamente la parabola sul satellite giusto quando si sceglie sul decoder il canale di servizio desiderato o si vuole scansionare tutte le frequenze di un determinato slot orbitale.
I motori DiSEqC 1.2 costano poche decine di euro si montano e configurano senza troppe difficoltà e permettono di motorizzare qualsiasi parabola fino a 100-120 cm.
Una parabola motorizzata permette di vedere tutti i satelliti compatibili con le sue dimensioni, non solo quelli che trasmettono i feed di servizio ma anche tutti gli altri canali.
In teoria qualsiasi decoder satellitare di recente produzione, dotato di sintonizzatore DVB-S/S2 MPEG-2/4 (cioè HD), è in grado di sintonizzare e visualizzare i feed di servizio.
Il costo di un ricevitore satellitare utile a ricevere i fuorionda, parte dalle 50 euro in sù.
Dove trovo le frequenze dei canali di servizio?
Le frequenze dei canali di servizio possono anche essere inserite in una normale ricerca manuale e si trovano facilmente su internet grazie ai database online .
I canali di servizio trasmettono in chiaro oppure sono criptati?
La quasi totalità dei feed di servizio viene trasmessa in chiaro ed è quindi visibile con qualsiasi decoder satellitare, anche uno zapper da poche decine di euro a patto che sia compatibile con i parametri utilizzati .
Il tg dei fuorionda manda in onda solo segnali FTA, free to air, non codificati/criptati dalle emittenti.
LA LEGITTIMITA’ DELLA RICEZIONE DEI SEGNALI DI SERVIZIO
Interessante anche l’aspetto legale dei fuorionda e sono già diversi i precedenti in Europa di cause giudiziarie contro la pubblicazione di alcuni fuorionda.
L’esito delle stesse è stato quasi sempre negativo per coloro che hanno chiesto il ritiro e/o la sanzionabilità dell’azione di pubblicazione dei fuorionda.
Non si tratta infatti di attività di intercettazioni illegali fatte con particolari apparecchiature o attività esplicitamente vietate, ma la ricerca e la registrazione dei fuorionda è di fatto equiparabile alla visione televisiva via satellite di qualsiasi canale televisivo e dunque non punibile.
Diversa invece e in alcuni casi più complessa, il potenziale consumo del reato di diffamazione e/o violazione della privacy, attraverso la diffusione in pubblico di un fuorionda, così come del resto insita in qualunque pubblicazione cartacea o digitale.
I fuorionda sempre più spesso influenzano o condizionano la vita politica ad alto livello e sono numerosi i programmi umoristici e o di satira che ne fanno largo uso.L’elenco solo in Italia è lunghissimo merita uno specifico approfondimento.