Le elezioni europee non sono elezioni qualsiasi, sono un appuntamento oggettivamente rilevante, non certo per la sola nostra Italia.
28 Stati europei al voto, a contenderselo nel nostro paese il prossimo 26 maggio sono 15 le liste presenti in tutte le 5 circoscrizioni.
I NUMERI E GRUPPI
Si eleggono complessivamente 751 parlamentari, distribuiti in proporzione alla popolazione di ogni stato membro.
L’Italia voterà per l’elezione di 73 membri più 3 membri che sostituiranno i colleghi inglesi dopo la Brexit.
Dal 27 maggio i neo-eletti lavoreranno per formare i gruppi parlamentari. Per formare un gruppo servono almeno 25 parlamentari provenienti da almeno un quarto dei Paesi Membri (quindi 7 al momento). Nella scorsa legislatura i gruppi erano il Partito Popolare Europeo, Epp (di cui fa parte Forza Italia, il partito della Merkel ma anche quello di Orban), i Socialisti e Democratici, S&d (di cui fanno parte il Partito Democratico, Possibile e LeU), i liberali di Alde (in cui confluirà Più Europa e che vede tra le sue fila il leader Guy Verhofstadt, leader del Gruppo prima invano incredibilmente corteggiato dal M5S per un passaggio al suo gruppo e poi autore dell’invettiva contro il presidente del Consiglio Conte, e Margrethe Vestager, la Commissaria europea per la Competizione responsabile delle multe miliardarie ai giganti tech della Silicon Valley), i verdi Greens(di cui hanno fatto parte la Pirata Julia Reda, protagonista della riforma del copyright e Jan Philipp Albrecht che ha guidato il Parlamento verso l’approvazione del Gdpr), la sinistra di Gue (di cui faceva parte ilmovimento di Tsipras), Efdd (di cui facevano parte -con alterne vicende 5 Stelle), Enf (di cui fa parte la Lega), e Ecr.
UNA CAMPAGNA ELETTORALE PROVINCIALE
Come al solito i temi europei e i programmi rimangono sullo sfondo e tutta la campagna è concentrata sul duello Salvini-Di Maio e al massimo sulla lotta per la seconda piazza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Da provinciali come siamo vediamo ogni appuntamento puntando gli occhi solo sulle conseguenze del nostro ombelico, ovvero il governo gialloverde in carica e nulla o poco si parla dell’oggetto di queste elezioni: l’ Europa.
Stesso sbaglio, diventato consuetudine che si ripete in ogni tornata elettorale amministrativa, magari per i risultati del comune di… Pompu o Canicattì.Quando si vota per il Sindaco si sceglie tra le proposte in campo per quella comunità, in base alle esperienze passate e alle proposte presenti.Stabilire in base ai singoli risultati amministrativi altre valenze regionali e/o nazionali è sempre una cazzata.Ma questo avviene sempre e avverrà purtroppo e anche con i risultati di domenica 26 maggio.
LA SPECIFICITA’ DI OGNI ELEZIONE
Ho sempre detto, da almeno 30 anni a questa parte che ogni elezione deve essere presa per quello che è: comunali per comunali, regionali per regionali, nazionali per nazionali e dunque …europee per europee.
Sovrapporre i differennti piani delle diverse consultazioni è sempre un errore.
2014: GRILLO CHE LEGITTIMO’ RENZI
Nelle stesse consultazioni continentali del 2014, il Movimento 5 Stelle sulle ali dell’entusiasmo, politicizzo il voto delle europee andando a commettere l’errore così’ di legittimare il governo Renzi, che nulla c’entrava con quella tornata di elezioni.
Uno sbaglio politico clamoroso di cui pochi si accorsero ed evidenziarono allora.
Sul blog di Beppe Grillo del 15 giugno 2014 apparve un post scritto dopo quelle elezioni a proposito della legge elettorale riportava testualmente:
“Renzi è stato legittimato da un voto popolare“, con ovvio riferimento ai proprio i risultati delle europee del 25 maggio 2014.
Per la cronaca il Pd prese il 40.8% e il M5S del “vinciamo noi” prese il 21.1%.
Caro Beppe quelle erano elezioni europee (Parlamento Europeo) dunque è stata una stronzata attribuire una valenza politica e dunque una successiva legittimazione al un governo Renzi.Il governo trae legittimazione solo dal voto ed esclusivamente dal voto delle elezioni politiche di Camera e Senato e non da quelle per il rinnovo del Parlamento Europeo.
http://www.beppegrillo.it/legge-elettorale-renzi-batti-un-colpo/
Ma anche stavolta anno 2019, sembra ripetersi l’analoga antifona e tutti si sono concentrati solo sulle possibili conseguenze meramente nazionali delle percentuali di voti di Lega, M5S, Pd, Forza Italia ecc.
Stavolta al governo non c’è Renzi e forse qualcuno anche dal M5S cerca di essere più cauto di allora, ma mi sembra che si faccia sempre lo stesso errore.
Cambieranno i rapporti di forza nel governo ? Rimpasto nel governo ? Crisi ? ecc
Sembrano essere solo queste le preoccupazioni delle elezioni che si svolgeranno fra due domeniche e non il futuro dell’Europa.
LA SFIDA TUTTA INTERNA AL GOVERNO TRA SALVINI E DI MAIO
Il sistema elettorale in tutti i paese europei è obbligatoriamente e rigidamente proporzionale .
Significa che non ci sono alle europee mai alleanze tra partiti (liste) perchè non conviene a nessuno farle: i seggi sono distribuiti tutti proporzionalmente in base ai voti senza premi di maggioranza.Ogni partito/lista presenta il suo simbolo e i suoi candidati ed è sempre guerra di tutti contro tutti.
Le due forze insieme al governo, hanno acceso i toni una contro l’altra proprio nella campagna elettorale.Da mesi pur essendo alleati nella stesso esecutivo fanno a gara con intento di aumentare la visibilità uno sull’altro per cercare di raccogliere maggiore consenso il 26 maggio.
Una sfida lontano da programmi ed Europa, ma anche questa ancora una volta provinciale.
LE NOVITA’ VERE O PRESUNTE: IL PARTITO PIRATA
Ovviamente non sono “nuove” le liste di Forza Nuova e Casapound. che del resto conosciamo bene e che da tempo partecipano alle elezioni a vari livelli.Per la prima volta in Italia però si presenta una forza politica che si chiama: Partito Pirata.
Il Partito Pirata sarà inoltre presente con propri candidati e liste anche in altri dieci stati: Spagna, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Slovenia e Grecia.
Non è uno scherzo, ma una proposta politica che ha la sua storia, un eletto al Parlamento Europeo, una quarantina di eletti negli enti locali in Europa, tra i quali il Sindaco di Praga.
Il simbolo del Partito Pirata (logo) rappresenta una lettera P a forma di vela di colore nero inscritta in un cerchio anch’esso nero, tutto su fondo bianco. Il simbolo è condiviso da tutti i partiti pirata che talvolta lo declinano in versioni nazionali.
SUGGERIMENTI PER IL VOTO, BANDO AL TIFO E AI PREGIUDIZI
Sarà l’età, ma francamente mi son stufato del solito teatrino provinciale italiano che viene offerto anche in questa campagna elettorale.
E allora anziché sperare o meno la tenuta del governo nazionale, su cosa bisognerebbe confrontarsi ?
I temi veri sono Europei.Beh il tema è uno solo l’Europa: il ruolo degli organismi europei: Parlamento, Commissione, Consiglio.Come funziona? Cosa non funziona ?
Il vero guaio e che la nostra cultura politica europea è e permane insufficiente.Quanti di voi conoscono ad esempio la differenza tra Commissione Europea e Consiglio Europeo ? O quali sono le regole sulle quali oggi si formano i gruppi nel Parlamento Europeo ?
Io credo che a queste banali domande almeno l’80% degli italiani non sappiano dare risposta.
Da qui bisogna ripartite.Prima di votare dunque studiamo, leggiamo e valutiamo.La conoscenza è fondamentale.
Programmi, Liste e Candidati vanno vagliati tutti così come azioni e comportamenti anche nel passato, non solo nei comizi o nelle interviste elettorali.Questa è unica cosa importante, votare dopo conoscenza attenta e con consapevolezza, senta tifo o pregiudizi.
Sarà banale per alcuni, ma non per me.
Prima di votare è bene informarsi su tutti i programmi e candidati di tutte le 15 liste presenti, nessuna esclusa.
Solo cittadini consapevoli e informati potranno domenica 26 maggio dare un voto consapevole per l’Europa.
Buon voto a tutti e w la democrazia !